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Laudare, Benedicere, Praedicare

Tela San Tommaso d aquinoIl dipinto, alto cm 270 e largo cm 178, raffigura il teologo San Tommaso dAquino Che, con i suoi scrifti teologici, sconfessa l'eresia e sconfigge le deviazioni dottrinali.

La composizione, abbastanza statica, è simile ad altre opere del Fato presenti in questa chiesa ed in altre di Putignano. Le masse sono distribuite simmetricamente rispetto all'asse verticale. Si osservano i caratteri della pittura dell'artista: resa accurata dei particolari anatomici, soprattutto delle mani; arcata sopracciliare e naso marcati; linea delle labbra bene incisa; panneggio molto mosso e ricco di pieghe e di sfumature cromatiche.

La scena è ambientata in un interno piuttosto generico descritto con elementi scarsi e appena accennati. In alto è dipinto un ampio e scuro drappo, vicino al Santo è collocato uno scrittoio con calamaio, davanti ad esso un breve tratto di due gradini, dietro le figure l'accenno ad una balaustra, sullo sfondo il promo di un monte, sotto un cielo carico di nuvole. La linea dei gradini è interrotta dall"irruzione" in scena dell'allegoria delle eresie. San Tommaso è raffigurato seduto, con la penna in mano pronto a scrivere sulla pagina di un libro, che gli è tenuto aperto da una delle tre figure femminili poste davanti a lui.

Il dipinto non si pone come immagine devozionale, ma, per la presenza di numerosi simboli iconografici, vuole essere l'allegoria della teologia. La figura femminile, che per peso e posizione è quasi speculare al santo, è allegoria della fede, la prima delle virtu teologali. Essa col braccio destro regge una Croce vuota, simbolo iconografico della fede. Alcune volte l'allegoria della fede è identificata da un altro simbolo iconografico: un velo posto davanti agli occhi.

Le figure femminili poste in secondo piano rispetto alla fede rappresentano le altre due virtu teologali. La donna con gli occhi rivolti al cielo e le mani giunte in segno di preghiera è l'allegoria della speranza.

La figura femminile che ha in braccio un bambino è l'allegoria della Carità. II Santo, per gli oggetti raffigurati (penna, calamaio e libro), è quatificato come scrittore. Volgere lo sguardo all'osservatore ed essere in ascolto della fede, che gli sostiene il libro, sono i segni del teologo che cerca di rendere comprensibile il mistero con lo scritto. Sul petto del teologo è dipinto un disco rosso aureolato con gli elementi del volto umano. E' iI segno del grande amore per l'Eucarestia che San Tommaso ha espresso poeticamente in alcuni inni liturgici. Sotto i suoi piedi una figura imponente, rovesciata sul dorso e con un volume stretto sotto il braccio, giace tra i libri dai quali escono serpenti, simboleggianti la falsità degli scritti. E' dipinta un'altra figura, che tiene afferrato e morde il personaggio sconfitto. Si tratta dell'allegoria delle false dottrine sconfitte dalla verità. In più punti l'opera è stata ridipinta per coprire probabiti distacchi di vernice.

 

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